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recensioni del franz liszt piano duo
recensioni discografiche
La Repubblica, Roma
Bresciani seduce con Liszt

"Pianista con studi di composizione che lo aiutano a capire le ragioni dell'autore, allievo della scuola di Vitale da cui gli deriva un virtuosismo di matrice lisztiana, Bresciani ha sciacquato i panni vitaliani alle scuole di Magaloff e Jasinsky. Ne è uscito un pianista che, pur restando un virtuoso, raramente si lascia andare all'effetto e tende piuttosto all'approfondimento, a sobrietà e chiarezza, ad un fraseggio seducente in cui talvolta si avverte l'ironia. Qui ('Reminiscenze dal Don Giovanni') Bresciani ha sottolineato con grande acutezza la personalità demoniaca del celebre seduttore quale Liszt, più ancora di Mozart, l'aveva vista."

Corriere della Sera, Roma
Trascrizioni da Mozart

"Al rischio del narcisismo funambolico delle tastiera, nella brillantezza tutta esteriore degli effetti più mirabolanti, si è in gran parte sottratto il disegno interpretativo di Vittorio Bresciani. Con notevole maturità di espressione Bresciani ha ricreato la varietà degli umori che sottende la esuberante cavalcata del 'Burlador' attraverso i momenti nodali del proprio mito nelle lisztiane 'Reminiscenze dal Don Giovanni di Mozart'. Ed anche nel tracciato della 'Fantasia sulle Nozze di Figaro', ove l'ardimentosa maestria tecnica di Busoni aggiunge altra legna al falò del virtuosismo lisztiano, questo pianista ha fatto valere le ragioni della poesia e delle screziature timbriche."

Il Giornale, Milano
Lieder senza parole

"La necessità d'un sottilissimo virtuosismo prospettico, al fine di rendere possibile a un solo esecutore la distinzione fra canto e sfondo d'accompagnamento, non forza mai l'intimo tono schubertiano. Un tono che Vittorio Bresciani ha sempre ammirevolmente individuato nel cuore delle trascrizioni lisztiane. Sobrietà, asciuttezza capace d'impreziosire i minimi rubati, i tocchi coloristici, le pulsazioni segrete, sempre assecondate, di queste musiche (Schubert/Liszt, Dodici Lieder): ecco le qualità di Bresciani."

Nordbayerischer Kurier, Deutschland
Liszt senza trucchi

"Gli ascoltatori erano incantati dai morbidi suoni che Vittorio Bresciani cavava dal pianoforte. Borsista qualche anno fa della Richard-Wagner-Stiftung, Bresciani è da tempo sulle tracce delle relazioni musicali tra Liszt e il suo genero Wagner. Il suo modo di suonare è fortemente segnato dalla comprensione per le ragioni musicali di Liszt; su un'alta base tecnica egli unisce rapidità di esecuzione a momenti lirici quasi commoventi. Il pianista italiano è fornito di tutte le doti di un grande interprete - la capacità di esibire al pubblico una leggerezza da sogno con tutte le raffinatezze pianistiche: la musica di Liszt, senza trucchi."

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Piano Time
E se a Liszt togli il 'lisztismo'?

"…un Liszt senza 'lisztismo'. Ciò che mi ha colpito nelle interpretazioni di Bresciani è stata proprio la scelta di questo secondo itinerario. Nel più completo rispetto delle esigenze tecniche del pianismo di Liszt, Bresciani ha rifiutato tutti gli esteriori eccessi virtuosistici. Le sue sono state 'letture' meditate, persino severe, costruite su di una riflessione interiore e sorrette da un suono ricco, una vasta gamma timbrica, una tecnica molto articolata, un bel fraseggio. Il motivo del 'Coro delle Filatrici' è stato giocato con una trasparenza e levità scarlattiane, mentre la celebre pagina della 'Morte d'Isotta' ciè apparsa come prosciugata d'ogni logora retorica, per una visione lineare nella sua plastica evidenza. In Après une lecture du Dante' Bresciani ha offerto l'esempio più significativo della sua 'poetica lisztiana', basata sulle architetture sonore, sul pudore espressivo, su di una vigile intensità. Ha concluso con le tre parti di 'Venezia e Napoli', una felice sintesi delle sue doti cantabili e del suo armato virtuosismo."

The Boston Globe
Bresciani esibisce slancio nel suo debutto

"C'era nel modo di suonare di Bresciani quanto bastava per giustificare il grande giudizio con il quale egli si presentava: il suo precedente maestro, il celebre Nikita Magaloff, lo definiva un 'enorme ed eccezionale talento". Bresciani è un pianista sobrio ed elegante, una piacevole alternativa rispetto al solito approccio 'd'assalto' a Liszt. La sua tecnica era scattante e flessibile; il suo suono era ricco; il suo modo di suonare limpido e trasparente. La Fantasia sulle 'Nozze' è magica. Qui, l'esecuzione piena di risorse di Bresciani aveva colore, lirismo e slancio."

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Nice Matin, Nizza
Isola: sulle sommità della Musica

"Con il suo nome portatore di gloria, e le sue interpretazioni brillanti delle 'Années de pèlerinage' di Liszt, Vittorio Bresciani ha abbagliato il suo auditorio. Una settimana dopo le orecchie vibravano ancora della sua performance. È il segno dei grandi artisti lasciare dietro di sé delle eco che non si spengono."

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Kieler Nachrichten, Germania
Un astratto dominio

"Dominatore del pianoforte: con questo titolo va definito il pianista, a modo suo davvero fenomenale, Vittorio Bresciani. Ciò significa non soltanto la brillantezza tecnica, della quale ogni pianista dovrebbe disporre, ma soprattutto quel valore che il dominio dello strumento e del materiale musicale occupa nell'interpretazione di Bresciani."

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Il Tempo, Roma
Variazioni su Amadeus

"... pezzi in cui Bresciani ha ampia possibilità di palesare il suo pianismo nitido, musicale, avvolgente. E per chiudere alla grande, una pirotecnica 'Fantasia sulle Nozze di Figaro', firmata a quattro mani da Liszt, che l'ha lasciata incompiuta, e da Busoni, che l'ha completata. Un cavallo di battaglia assai eloquente per un pianista di razza."


Il Piccolo, Trieste
Bresciani, trascrizioni funamboliche

"Se le motivazioni profonde della scelta non mancano di catturare l'attenzione degli addetti ai lavori, l'impatto immediato sul pubblico è quello del coinvolgimento per le brillanti doti strumentali del virtuoso. Così è stato l'altra sera… Bresciani snocciola senza batter ciglio una quantità impressionante di note. Scale, arpeggi, ottave ribattute si moltiplicano in funambolici equilibrismi della tastiera in sei dei Dodici Lieder, nella seconda e terza delle Grandes Marches, e nella sesta e nella nona delle Valses Caprices, desunte delle Soirées de Vienne schubertiane: un'ubriacaura di note dalla quale il giovane pianista, in virtù di una lucida logica analitico-strutturale, esce indenne…"

Il Secolo XIX, Genova
Mistico Liszt

"Vittorio Bresciani: molto bravo, capace di trafigurare limpidezze nei tratti impressivi e di intensa mediatività poetica, come ha dimostrato nelle due celeberrime Leggende lisztiane (Due leggende di S. Francesco)."

The Philadelphia Inquirer
Il Pianista Bresciani alla Free Library

"Vittorio Bresciani ha fatto di queste affascinanti e sostanziose opere un invito provocatorio… Il suo recital - dedicato interamente alle parafrasi lisztiane da Rossini e Mozart - hanno rivelato l'intenzione di combinare l'impegno intellettuale con la finezza pianistica. Colpivano piacevolmente l'ammirevole agilità digitale di Bresciani, il suo tocco variegato e l'attenzione alle sfumature. Egli è capace di sonorità brillanti come le inandescenti scale minori mostrate nella fantasia sul 'Don Giovanni'. La cosa migliore è stata la sonorità che ha tirato fuori dal registro centrale del pianoforte - ad esempio, quando il 'Là ci darem la mano' del Don Giovanni fa la sua prima apparizione con sorprendente semplicità."

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L'Adige, Trento
Celebri variazioni sui temi di Mozart

"…Vittorio Bresciani, un valido musicista che ha saputo sposare gli incanti spettacolari del virtuosismo con la coscienza critica dell'impegno intellettuale. Nel suo pianismo abbiamo riconosciuto la scuola del celebre didatta Vincenzo Vitale: un lucido controllo razionale applicato alla soluzione di ogni elemento della scrittura pianistica."

La Tribuna, Treviso
Liszt dei contrasti

"Vittorio Bresciani ha dimostrato di avere maturato una profonda conoscenza dei lavori lisztiani, tanto da essere in grado di proporre una personale chiave di lettura. Bresciani sceglie la via teatrale: in 'Grosses Konzertsolo' ad esempio privilegia le opposte caratterizzazioni, sottolinea e spinge al limite i conflitti e i forti contrasti. Nello 'Scherzo e Marcia' recupera invece il senso formale complessivo e misura, soprattutto nella 'Marcia', il respiro dell'opera sulla macro-forma riuscendo così a caratterizzare inequivocabilmente l'unità strutturale."

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recensioni del franz liszt piano duo
recensioni solistiche
recensioni discografiche
Radio Rai 3
Archivio del programma Mattinotre, Roma
Mario Bortolotto recensisce il concerto del Franz Liszt Piano Duo per la IUC, Roma

"Vittorio Bresciani e Francesco Nicolosi sono due splendidi pianisti. Il programma interamente dedicato a Liszt comprendeva i tre poemi sinfonici Tasso, Les Préludes e Orpheus, seguiti dalla Dante-Symphonie con la partecipazione del Coro Femminile del Teatro dell'Opera di Roma. I due pianisti sono straordinari per l'adesione assolutamente totale che hanno nei confronti del pianismo lisztiano. Sono, in questo genere, degli interpreti da considerarsi ideali anche perché questi pezzi non rappresentano un semplice adattamento alla tastiera di un'opera sinfonica, ma sono dei ripensamenti totali scritti ammirevolmente per il pianoforte. Si tratta di pagine di sensazionale brivido virtuosistico, rese dai due interpreti in maniera perfettamente adeguata."

Gazzetta del Sud, Messina
Il duo Bresciani-Nicolosi convince col mito di Faust

"Il concerto di Vittorio Bresciani e Francesco Nicolosi è sicuramente andato al cuore della poetica di Franz Liszt… la trascinante esecuzione dei due virtuosi impegnati ha dato al pubblico presente il conforto di un ascolto piacevolissimo… tanto utile a una migliore conoscenza di Liszt, uomo e artista che non si finisce mai di ammirare."

La Sicilia, Catania
Due pianisti per Franz Liszt

"Con la loro scintillante esibizione al Teatro Bellini, Bresciani e Nicolosi hanno dimostrato quanto può essere espressiva la tastiera quando viene avvicinata con spirito congeniale. Eleganza di tratto, nettezza di suono e una greade inclinazione alla robustezza dei sentimenti: una immersione del Romanticismo migliore iniziata spettacolarmente con le due svelte figure degli interpreti giunti alla ribalta con cappello a cilindro e mantello a ruota da cui, come nei salotti di Luigi Filippo, sono usciti in inappuntabile marsina. La Sinfonia di Faust, con la sua narrazione furente o trattenuta del capolavoro goethiano e, forse ancora di più il poema sinfonico Les Préludes, con la sua esaltante confluenza iniziale in un trionfo conquistato sul caos degli elementi, sono stati l'occasione per apprezzare le ragioni della trascrizione pianistica: al posto delle multiformi voci orchestrali i due artisti hanno messo in luce il contrasto chiaroscurale delle note monotimbriche: come se un affresco multicolore fosse tradotto in un disegno a inchiostro dove non è concesso sbagliare, dove la minima sbavatura salta immediatamente agli occhi. L'alternarsi delle voci di guida tra le due tastiere, la rispondenza dei suoni, la perfezione dell'intesa, fanno parte della tecnica magistrale di questi interpreti dai quali il pubblico ha richiesto con insistenti applausi un fuori programma, che è stata la trascrizione pianistica del Mephisto-Waltz.

Il Mattino, Napoli
Due pianoforti per la trasfigurazione di Mefistofele

"Nella chiarezza di resa dell'ordito musical-narrativo, oltre che nell'intelligenza di una proposta tanto originale, stanno i meriti maggiori dei due pianisti, che adeguano con mestiere i volumi di ascolto, si integrano con felice scelta ritmica e tengono viva la tensione non solo tra i mefistofelici virtuosismi finali, ma anche tra le pieghe del percorso narrativo che conduce a Margherita."

La Gazzetta del Mezzogiorno, Bari
Una coppia di pianisti che esalta il genio musicale di Franz Liszt

"Ricordare Franz Liszt è quasi un dovere anche perché, malgrado la celebrità, si tratta di uno dei musicisti più misconosciuti di ogni tempo. Ancor oggi la sua indiscutibile genialità viene offuscata dalla parziale conoscenza della sua musica, troppo spesso riproposta da esecutori - e quasi mai interpreti - poco dotati. A spezzare questo stato di cose, il concerto che il duo Vittorio Bresciani e Francesco Nicolosi ha tenuto a Bari per la stagione della Camerata… Liszt era anche un abile orchestratore, ma la versione per due pianoforti delle due opere (Faust-Symphonie e Les Préludes) è rivelatrice. Le tastiere si fanno tramite magico di suggestioni sonore, offrono occasioni di fascinoso e trascinante virtuosismo, ma finiscono per mettere a nudo ancor meglio le innovazioni strutturali, armoniche quasi avveniristiche cui l'autore era coscientemente pervenuto durante il proprio percorso creativo. Ed è questo il vero, grande Liszt… Nicolosi e Bresciani veri virtuosi della tastiera, ma principalmente concertisti dal vibrante spessore musicale, hanno saputo cogliere in pieno lo spirito delle due pagine, esaltandone compiutamente la potenza. Il pubblico ha colto d'istinto l'importanza della occasione vissuta ed i musicisti hanno visto illuminato un lato poco frequentato di una struggente personalità creativa."

La Sicilia, Siracusa
Sogni e diavolerie di Liszt

"Nicolosi e Bresciani, entrambi autorevoli esponenti della scuola pianistica napoletana, collaborano con profitto da due anni e stanno riscuotendo grandi consensi con la trascrizione lisztiana per due pianoforti della Faust-Symphonie. Nel movimento iniziale Nicolosi e Bresciani hanno tratteggiato con efficacia i diversi aspetti del carattere di Faust. L'esecuzione, attraverso fraseggio, pedalizzazione e scelta dei tempi indovinati, è risultata nitida e minuziosa. Nel secondo movimento, dedicato alla fragile figura di Gretchen, il duo pianistico si è espresso nella massima delicatezza, con tocco raffinato ed attento alle sfumature.... L'ultimo ritratto, Mephistopheles, non ha incisi propri, ma si basa su quelli del primo movimento: il Diavolo si appropria dei temi di Faust per parodiarli e caricaturarli. È questa, senza dubbio, la dinamica che ha attratto di più il pubblico, sottolineata da Nicolosi e Bresciani con un virtuosismo mai fine a se stesso ma al servizio di una superba interpretazione."

L'Arena, Verona
Bresciani e Nicolosi più il coro areniano esaltano Franz Liszt

"La prestazione del duo Bresciani-Nicolosi ha solcato due direttive che ci sono parse equamente rispecchianti il pensiero di Liszt. Da un lato l'esasperazione delle sue componenti visionarie e spettacolari, dall'altro la tendenza a coglierne gli aspetti intimi e lirici, in una dimensione più filosofica, puntando alla valorizzazione dei risvolti più moderni dell'opera (Faust-Symphonie): le straordinarie inquiertudini del cromatismo armonico, la fantyasia della timbrica, l'asciuttezza tagliente di certi contorni ritmici. L'eccellente equilibrio creato dai due pianisti ha denotato una calibratura ammirevole dei rapporti contrastanti dei tempi senza far perdere l'unità del percorso."

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recensioni discografiche
recensioni solistiche
recensioni del franz liszt piano duo
LISZT - Schubert Song Transcriptions - DYNAMIC CDS 73
American Record Guide

"Se la decisione di Bresciani di entrare nell'arena con una esibizione completa delle prime collezioni lisztiane da Schubert dice molto sulla sua intelligenza (Liszt pubblicò queste dodici trascrizioni come un unico ciclo, e nelle sue affascinanti note introduttive il pianista insiste sulla necessità di eseguirle tutte unite), con l'esecuzione veniamo a conoscenza di una tecnica davvero elettrizzante e di una vivida immaginazione musicale. Queste sono letture di un virtuoso, che suggeriscono la sala da concerto del loro trascrittore piuttosto che l'introspettiva realtà domestica dell'uomo tormentato che scrisse le musiche originali. Con fraseggi e dinamiche che sembrano proiettarsi verso una galleria di ascoltatori (non vi è eccesso di un suonare tranquillo, il pianista ricrea il semplice lirismo bene quasi quanto la burrasca. Ma il suo timbro è pieno di colore quando è esile, fuochi d'artificio o non, e vi è abbondanza di varietà nell'articolazione. C'è forse più esibizione qui di Liszt che non di Schubert, e il brillante quadro sonoro della Dynamic completa quest'immagine. Un incantevole, elettrizzante quanto intelligente debutto discografico."

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Musica

"Vittorio Bresciani è stato allievo di Vincenzo Vitale. Ammiratore incondizionato di Liszt, Vitale puntava però, oltre che sulle composizioni originali, sulle Fantasie e sulle parafrasi operistiche, non sulle trascrizioni dei Lieder, di Schubert o di altri. Vittoro Bresciani ha invece affrontato due raccolte intere di Lieder di Schubert trascritti da Liszt, andando così al di là degli orizzonti tracciati dal suo maestro ma usandone gli stessi mezzi stilistici. L'interesse culturale è grande, anche perché Vittorio Bresciani pubblica un'analisi approfondita dei due cicli, mettendone in luce le componenti architettoniche e poi, come interprete, si sforza di restare aderente alle riflessioni critiche che ha esposto. La Dynamic non smentisce dunque la sua fama di casa che sa andare a pescare ciò che veramente arricchisce la discografia."

Musicalia

"E' un bellissimo disco, molto ben curato sul piano dell'interpretazione nonché della realizzazione industriale. La scrittura pianistica lisztiana esige sempre una peculiare valenza esecutiva nel ricreare l'atmosfera poetica dell'uno comne dell'altro Lied. Ed è in tale dimensione che va verificata, valutata ed apprezzata la cura profusa da Vittorio Bresciani, nell'auspicio che vedano la luce presto altri suoi dischi persuasivi come questo."

Piano Time

"L'incontro del pianista Vittorio Bresciani con questo insolito Liszt è all'insegna di una grande serietà di intenti, testimoniata dalla presentazione nel booklet di accompagnamento, interessante e puntuale. Un virtuosismo senza eccessi e una morbida e piacevole cantabilità sono i tratti caratteristici di un'esecuzione efficace e accattivante. Una prima prova che si spera non debba rimanere isolata."

LISZT - Mozart and Rossini Paraphrases - DYNAMIC CDS 108
CD Classica

"Da Mozart a Rossini e ritorno. Tale il percorso di questo splendido disco di parafrasi e trascrizioni lisztiane, in un programma tra i più intelligenti e interessanti mai riscontrati sull'argomento, programma chiarificato e spiegato molto bene e molto ampiamente dallo stesso interprete nelle note di accompagnamento. Vittorio Bresciani è uno di quei virtuosi che, come Campanella, come Nicolosi, dalla scuola di Vincenzo Vitale hanno derivato una lettura critica, 'moderna' se vogliamo, del virtuosismo stesso, lisztiano in particolare: una maggiore atenzione al testo, un rifiuto dei dati deteriori, superficiali, del virtuosismo."

American Record Guide

"Vittorio Bresciani, le cui trascrizioni lisztiane dei Lieder di Schubert erano state elogiate da Arved Ashby, fa un buon lavoro anche con le parafrasi da Mozart e Rossini sul disco Dynamic. Bresciani suona questo repertorio con intelligenza musicale, modellando i fraseggi e dando fuoco alle polveri con sicurezza."

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Suono

"La performance che Vittorio Bresciani realizza con mano felice in questo CD è sì da apprezzare sul piano della godibilità dell'ascolto, ma al tempo stesso si rivela una scoperta degli spessori di Liszt, dei suoi approfondimenti, delle autentiche chiose che egli sembra apporre ai temi a cui si ispira. E si va ben oltre a ciò che parole come parafrasi o reminiscenze potrebbero far immaginare. Ancor più che in Rossini, di cui si ripropongono pagine di per sé salottiere, tutto questo emerge in Mozart. Si pensi alle variazioni sul 'Là ci darem la mano' dal Don Giovanni o al trascolorare di maggiore e minore nel 'Non più andrai farfallone amoroso'. Vittorio Bresciani ha le carte in regola per accostarsi con credibilità all'affascinante impegno: il virtuosismo, l'eleganza e l'intelligenza interpretativa.

Musica

"L'importanza culturale di questa pubblicazione è evidente, soprattutto perché comprende le due Fantasie sulle Soirées Musicales che si possono trovare, attualmente, solo nell'opera omnia di Liszt curata da Leslie Howard. Del resto, Vittorio Bresciani spiega le motivazioni delle sue scelte in un saggio che va molto oltre le normali note di presentazione di un disco. La pubblicazione è perciò molto raccomandabile."

Liszt - Weimar Works - DYNAMIC CDS 183
Amadeus

"Vittorio Bresciani si sta imponendo come uno dei migliori specialisti lisztiani del nostro Paese. Allievo tra gli altri di Campanella e Magaloff, si distingue per un pianismo brillante e virtuosistico. Per affrontare Liszt, virtuosi lo si deve per forza essere, tuttavia le chiavi di lettura possono essere differenti. Il virtuosismo di Bresciani, in questo CD, non è esibizionistico, la tecnica robusta appare funzionale a una lettura seria della partitura. Il gioco dei pedali, per smorzare i suoni o amplificarli è equilibrato, senza facili effetti ma perfettamente pertinente al discorso musicale. Interessante e completo il libretto scritto dallo stesso Bresciani."

CD Classica

"L'attività discografica di Vittorio Bresciani prosegue con questo disco lisztiano: la figura e l'arte del grande compositore ungherese continuano ad esercitare un innegabile fascino su di lui. Dopo l'esperienza delle trascrizioni mozartiane e rossiniane, dopo soprattutto quella dei Lieder schubertiani, Bresciani ha maturato uno stile lisztiano quanto mai convincente, fatto di canto, di bellezza di suono, di giusto senso dell'eloquenza e del colore, perfetta comprensione e resa della pedalizzazione originale, spesso ignorata dai più grandi interpreti. L'inizio della Ballata fa sentire finalmente una mano sinistra confusa, atmosferica, al di sotto delle note 'marcate' della mano destra. Lo stesso dicasi di certe parti misteriose, demoniache della Sonata Dante. Ottimo l'effetto di pedale alla battuta 328 del Konzertsolo, all'Andante quasi marcia funebre', effetto che già postula e suggerisce la versione per due pianoforti."

Suonare

"Con Bresciani si è travolti dalla tumultuosa concezione compositiva e dalla sulfurea ispirazione. Le pagine, scelte tra quelle più esuberanti del periodo di Weimar, non consentono attenuazioni sul piano del virtuosismo e dell'avida esplorazione di tutte le zone della tastiera. Sonorità eccessive, immagini timbricamente accese, ampio senso della forma narrativa che l'autore percorre (e precorre) alla ricerca di una struttura sinfonica che non viene limitata dalle peculiarità del pianoforte. Bresciani legge queste pagine con brillantezza strumentale, anzi con disinvolta alterigia e ingorda visionarietà, esponendo al meglio il proprio pianismo possente e coloratissimo. Ne esce un'interpretazione dai toni accesi e sempre controllata sul piano della resa tecnica, che restituisce verità e utopia a quattro autentici monumenti all'arte del pianoforte e all'audace concezione della forma."

American Record Guide

"Pieno di immaginazione e ben dotato tecnicamente, Mr Bresciani è un pianista coscenzioso il cui pedigree include gli studi con gli stimati Michele Campanella e Nikita Magaloff. Egli suona con vigore, sicurezza, e con un timbro definito, quasi ambrosiale che nasconde l'attività contrappuntistica con gusto e discrezione. Un poeta nel suo intimo più profondo.

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LISZT - Faust Symphony - two piano version
NUOVA ERA CD 7284
CD Classica

"Conoscere la versione per due pianoforti della Faust-Symphonie è dunque sacrosanto, anche per rendersi conto che l'operazione di trascrizione condotta da Liszt fu tutt'altro che elementare, proponendo non poche volte casi di autentiche e geniali ricreazioni. È però rarissimo, oggi, ascoltarla, non foss'altro per il gravoso impegno esecutivo richiesto. Per fortuna che la lacuna, almeno quella discogradfica, è presto colmata, grazie a questo nuovo CD della Nuova Era. Suonano Vittorio Bresciani e Tiziano Poli, due pianisti di tecnica solida che firmano un'esecuzione vigorosa e nitidissima, dai colori netti e lucidi, davverio chiarificatrice nel districare la complessa e quasi tortuosa matassa dei temi che avvolge l'intera pagina."

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